Da varie ricerche effettuate in Italia e all'estero, emerge che i padri dedicano meno tempo delle madri ai figli, possiedono meno competenze comunicative nei loro confronti e accedono in misura minore a momenti formativi specifici.
E sempre alcune ricerche europee evidenziano come i fenomeni di disagio giovanile conclamati e diffusi - la dispersione scolastica, il bullismo, la violenza di genere, le dipendenze ecc - spesso vedono una correlazione con figure paterne non sempre capaci di relazionarsi emotivamente ai figli.
Spesso i padri non sentono di avere le capacità e le competenze adatte per crescere i propri figli in maniera adeguata e sentono, ma non esprimono apertamente, il bisogno di confrontarsi con altri padri. Il ruolo paterno si trova in una fase di transizione dei modelli familiari, dall'autoritarismo patriarcale al permissivismo recente, è approdato ad un recupero della sua figura all'interno del contesto educativo e ad una propria valorizzazione come protagonista co-attivo della crescita come individuo in parallelo alla crescita dei propri figli.
Nessun commento:
Posta un commento