Mentre Debora Villa fa il tutto esaurito per festeggiare l’8 marzo
Lo spettacolo di Debora Villa “Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna…ma io ci tengo a dirvelo” ha celebrato in una Casa delle Arti da “tutto esaurito” la Giornata Internazionale della Donna.
Per l’occasione l’Assessore alle Politiche Sociali, Rita Zecchini ha lanciato una nuova iniziativa: “D come Donna, D come Dignità”, un concorso destinato ai giovani dai 16 ai 30 anni, che con video, fotografie o testi potranno rappresentare le donne nella loro intelligenza, sensibilità, capacità e ruolo sociale.
“Vogliamo sensibilizzare le giovani generazioni su un tema più che mai attuale,” ha detto l’Assessore Zecchini, presentando l’iniziativa in apertura della serata teatrale – “affidando alla loro creatività e alla loro capacità comunicativa l’idea della donna e del suo ruolo sociale per contrastare l’immagine offensiva, purtroppo dilagante, della donna con funzioni ornamentali o peggio offerta come bene di consumo. La scelta di rivolgersi ai giovani - ha proseguito l’Assessore - è strategica e fondamentale : si devono rendere protagonisti affinchè ci sia quel cambiamento culturale per costruire una società libera, rispettosa dei diritti delle persone e della cultura di genere”.
Nelle prossime settimane l’Assessorato definirà il regolamento e le modalità del bando di concorso che saranno comunicate successivamente.
Molto soddisfatta l’Assessore per la riuscita della serata, un modo insolito e divertente per parlare di donne. Ideato dalla stessa Debora Villa (che il grande pubblico conosce come personaggio di “Camera Café” e di “Zelig”), insieme a Francesca Micardi e Alessandra Torre, lo spettacolo si snoda lungo un trama di poesia, musica e brevi monologhi in un vagabondaggio nella storia antica e recente, nella letteratura, nelle favole e nelle cronache, nel cinema, nelle pubblicità e nelle canzoni, in tutto quello che serve per cercare di capire perché, nonostante il femminismo, i diritti delle donne e le quote rosa, “...fa più notizia Patrizia D’Addario (che tutti sappiamo chi è) piuttosto che Anna La Sorella, che ha scoperto il gene contro il tumore al cervello.”
Una straordinaria arringa in difesa dell’universo femminile, una sorta di manifesto femminista che ripercorre l’affermazione della donna da Adamo ed Eva ai giorni nostri, passando da Maria De Filippi ai social network, dai grandi filosofi alle pubblicità, in viaggio comico per dimostrare che il sesso debole non è la donna. Rafael Didoni, punzecchiato, deriso e preso in giro, cerca di tenere testa alla Villa, intervenendo a tratti per smontare le tesi della protagonista e per recuperare terreno, ma con scarsi risultati.
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