mercoledì 29 febbraio 2012

Festa delle Culture - 5a edizione: "working in progress"

Da cinque anni, l'Assessore Rita Zecchini nutre con la sua ispirazione all'idea di inclusione sociale, il Tavolo Migrante in cui partecipano attivamente l'Assessorato, l'ufficio Cooperazione Internazionale e le Associazioni come Caritas, Cachoiera de Pedras, ACLI, CNGEI Scout, ColorEsperanza, IoMondo, Eticomondo, Laboratorio Variopinto, Kem Kogi, etc.
Anche quest'anno il lavoro è partito, per concludere questo primo ciclo iniziato nel 2008 con la prima edizione della Festa. Un quinquennio in cui l'ispirazione di Rita è coincisa con il fervore delle associazioni e degli immigrati che hanno partecipato in modo proattivo alla creazione delle iniziative di carattere sociale e culturale.
Sono state tante le iniziative realizzate, dai corsi di spagnolo, alle cene multietniche, dai laboratori di percussione e teatro nelle scuole all'apertura dello Sportello Immigrazione prima e lo Sportello Badanti poi, presso gli uffici comunali, dal potenziamento del Laboratorio Variopinto alla pubblicazione straordinaria del libro "Parole migranti" contenente testimonianze raccolte dagli immigrati ed emigrati cernuschesi, dalla mostra "Parole vaganti" a serate dedicate all'intercultura con lettura di brani, interventi di teatro, di danza e musica, proiezioni di film, sfilata di vestiti equo-solidali.
La Festa della Culture è un punto di raccolta delle varie iniziative, in cui arte teatro musica dibattiti gusto si incontrano nelle piazze cernuschesi, che ha avuto come protagonisti decine di persone e migliaia di partecipanti: sono intervenuti tanti artisti, per la musica  l'Orchestra di Via Padova, i Selton, i Mitoka Samba, la Banda del Villaggio Solidale, la BCE della Scuola Civica di Musica di Cernusco sul Naviglio con Roger Rota e Alessandro D'Eusebio, per il teatro Arianna Scommegna, i saltimbanchi di Parada e i ragazzi di Bucarest, per la letteratura Mircea Butcovan, per il folklore il gruppo moldavo di musica e danze popolari e tanti altri.
Un successo determinato dalla volontà politica di incentivare il dialogo e la "contaminazione" culturale, credendo nella diversità come opportunità e ricchezza e non come confine o (peggio) ostacolo.
Riassumibile nello slogan "nella mia città nessuno è straniero", coerentemente con la campagna "L'Italia sono anch'io", questa volontà politica nasce da un nuovo senso civico di cittadinanza al di là della contrapposizione tra ius soli e ius sanguinis: i diritti dell'uomo sono universali e come tali vanno salvaguardati.
Un successo che fa parte di un percorso culturale e sociale di condivisione del territorio con tutti i mezzi disponibili.
In chiusura una poesia di Erri De Luca, dal suo libro di poesie "Solo andata" edito da Feltrinelli:


Sei voci Non fu il mare a raccoglierci Noi raccogliemmo il mare a braccia aperte. Calati da altopiani incendiati da guerre e non dal sole, traversammo i deserti del Tropico del Cancro. Quando fu in vista il mare da un’altura Era linea d’arrivo, abbraccio di onde ai piedi. Era finita l’Africa suola di formiche, le carovane imparano da loro a calpestare. Sotto sferza di polvere in colonna Solo il primo ha l’obbligo di sollevare gli occhi. Gli altri seguono il tallone che precede, il viaggio a piedi è una pista di schiene.

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