L’aumento dell’aliquota IVA al 21%, deciso dal Governo nell'ambito della contestatissima manovra estiva, non graverà sui cittadini che usufruiscono dei servizi pubblici a domanda individuale. L'Amministrazione comunale di Cernusco sul Naviglio ha deciso infatti di assorbire la differenza fra la vecchia e la nuova imposta con risorse di bilancio, in modo da non provocare un aumento straordinario delle tariffe di pasti scolastici, biglietti del bus urbano e altri servizi comunali.
Ci piace ricordare quanto abbiamo già avuto modo di osservare in merito all'azione amministrativa nella nostra città: se a Roma qualcuno taglia, a Cernusco qualcuno lavora invece per ricucire la sottile e delicata tela della democrazia e della giustizia sociale, per ricostruire un po’ di speranza nel futuro e restituire un po’ di futuro alla speranza.
Ermes Severgnini
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